Il Real Teatro della Reggia di Caserta: 250 anni di storia
La Reggia di Caserta festeggia i 250 anni dall’ inaugurazione del Teatro di Corte, facendo rivivere ai visitatori la grande inaugurazione del 22 gennaio 1769 con un ballo di corte in onore dei neosposi Ferdinando e Carolina di Borbone.
L’architetto Luigi Vanvitelli curò la realizzazione del teatro, uno dei primi a forma di ferro di cavallo e non più a gradinate, il che assicurava un’acustica migliore e maggiore visibilità, sullo schema del Teatro di San Carlo, il più antico del mondo. Se ti soffermi sui suoi palchetti, potresti scoprire molti dettagli sulla società dell’epoca. Innanzitutto, la scala sociale, perché soltanto i nobili di alto rango potevano sedere sui palchi superiori, e questa differenza è sottolineata anche dalle diverse decorazioni, più o meno sfarzose, dei palchetti stessi. Sicuramente noterai la grande corona, circondata da drappeggi con i colori della dinastia Borbone, l’azzurro con gigli dorati, e una statua della Fama: lì, dal Palco Reale, assistevano agli spettacoli i sovrani. A questo punto alza lo sguardo e ammira l’affresco centrale di “Apollo che schiaccia il pitone”, gli affreschi raffiguranti le nove muse e i quattro medaglioni dedicati alla Terra, Acqua, Vento e Fuoco.
Fino al 1798, feste da ballo, spettacoli teatrali e concerti si alternarono suo palcoscenico, dove un fondale apribile permetteva di utilizzare all’ occorrenza il Parco Reale come sfondo. Lo sapevi?
La Reggia di Caserta celebra il suo gioiello con il racconto museale dal titolo: “La nobiltà, la bellezza, il genio”, dove il Teatro narra se stesso con le parole di Luigi Vanvitelli, Ferdinando IV e Maria Sofia Di Baviera.
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