Museo Abbaziale di Montervergine

L’Abbazia di Montevergine venne fondata da S. Guglielmo da Vercelli nel primo quarto del XII secolo, egli volle fare di questo luogo un faro di devozione mariana, punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno d’Italia. Grazie alla presenza di importanti reliquie, e a partire dal XIII secolo, della taumaturga Icona della Madonna di Montevergine, l’Abbazia divenne meta di continui pellegrinaggi non solo dalle terre circostanti, ma anche da Napoli, Capitale del Regno, e dalle regioni limitrofe.

L’Abbazia di Montevergine si struttura intorno a due edifici di culto: la Basilica Cattedrale, realizzata nel 1960 su progetto dell’arch. Florestano di Fausto, dove sull’altare principale campeggia la prodigiosa Icona della Madonna di Montevergine (Montano d’Arezzo, sec. XIII; cm 430×210) e la Chiesa Antica, di epoca Barocca, ad opera di Gian Giacomo Conforti sui resti dell’impianto medievale. All’interno si conservano il pregevole coro ligneo di XVI secolo, il magnifico baldacchino di XIII secolo, in stile romanico-bizantino e si apre, inoltre, la Cappella del Santissimo, voluta dai Sovrani Angioini di Napoli  nel XIII secolo e destinata ad ospitare le spoglie mortali di Caterina II di Valois, imperatrice di Costantinopoli; al suo interno vi sono pregevoli dipinti di Ludovico Mazzanti (1686 – 1775) e Vincenzo Volpe (1855-1929). Intorno alle due chiese si snodano una serie di ambienti aperti al pubblico: primo tra tutti, il Museo Abbaziale di Montevergine, la Mostra Permanente dei Presepi nel Mondo, la Cripta ed alcune sale da ricevimento. Completano il complesso l’Osservatorio Meteorologico e gli ambienti monastici.